La figura del moderno avvocato è oggi sempre più orientata verso la prevenzione della lite giudiziale e la ricerca di un punto di incontro tra le parti.
Spesso, infatti, si pensa alla figura dell’avvocato come un professionista che spinge i propri clienti verso un giudizio che appare inevitabile e che risulterà certamente dispendioso economicamente ed emotivamente. I giudizi, peraltro, sono sempre temuti in ragione delle lungaggini giudiziarie che intrappolano le parti in un percorso litigioso che ha una durata ritenuta troppo lunga.
In questo panorama così funesto, tuttavia, la figura dell’avvocato potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per coloro che sono in procinto di avviare una causa.
Ed invero, la più moderna tendenza non è quella di scegliere il legale che prometta di ingaggiare le più combattive battaglie giudiziarie: al contrario, emerge la tendenza ad affidarsi a professionisti che riescano a prevenire i conflitti oppure a dirimerli, ricercando le soluzioni più soddisfacenti per i rispettivi clienti.
L’avvocato di nuova generazione, infatti, non deve solo essere un brillante principe del foro, ma – ancor prima – deve tutelare i propri assistiti prima del giudizio stesso. Deve essere un’opportunità quella di riuscire a far convergere le parti in disaccordo verso una conciliazione di cui gli avvocati devono farsi promotori.
La prima tendenza che deve orientare il professionista, infatti, è proprio quella di verificare la possibilità che le parti trovino un punto d’incontro rispetto alle rispettive pretese. L’avvocato riveste proprio in queste fasi un ruolo assolutamente cruciale nella proattiva ricerca delle soluzioni migliori che possano soddisfare tutti i soggetti coinvolti.
Egli, in altri termini, non è più soltanto un avvocato, ma veste i panni del conciliatore e a tratti dello psicologo, il quale compie tutti i tentativi necessari per proporre le strategie più efficaci per scongiurare o comporre il conflitto.
La vera new skill del legale è quella di tramutare la conciliazione delle parti in accordi che siano efficaci e che vincolino le parti al loro reciproco rispetto, nell’ottica di una collaborazione conciliativa che incontri il gradimento delle parti.
In tale ottica occorre considerare che spesso l’opera prestata per giungere ad un accordo conciliativo - comprendente ad esempio contatti, trattative, incontri, stesura degli accordi - impegna l’avvocato ben di più che la predisposizione delle difese in giudizio. L’attività del professionista legale diventa quindi sempre più dinamica e attenta a risolvere con anticipo le conflittualità delle parti, scongiurando le lunghe tempistiche giudiziarie e garantendo completa cura al cliente.
टिप्पणियां